Ci sono partite che nascono male e finiscono peggio. Oppure altre che nascono male e finiscono bene, vincendole da grande. Ecco, questo è quello che è successo a Corno di Rosazzo dove la Calligaris ha battuto per 81-78 la Bakery Cortemaggiore Piacenza nella settima d’andata di Divisione nazionale B. Si trattava di una sfida quasi da testa-coda, friulani nel gruppone al secondo posto in graduatoria e piacentini ultimi con un record di zero vittorie e 6 sconfitte, ma sul campo la storia ha avuto una piega diversa. Questo film Zuppi l’aveva già visto e venerdì aveva provato a spiegare a grandi linee la trama. Raccontava di una Piacenza che non meritava e, soprattutto, non merita il ruolo di cenerentola per ciò che ha fatto vedere oggi. E’ andata vicinissima al colpaccio (73-78 a -1’52” dalla fine), però non ha fatto i conti con l’ormai classico cuore degli uomini del presidente Loris Basso e del direttore generale Fabiano Livoni che hanno prodotto un break risolutore di 8-0 negli ultimi 112 secondi. Piacenza ha tenuto spesso in mano il pallino del gioco grazie al suo play Giosuè Garofalo: “trentello” con 5/8 da due, 6/10 da tre e 2/2 ai liberi. Proprio lui, tuttavia, l’ha trafitta perdendo un sanguinoso pallone a -2”, sull’80-78, perché ha calpestato la linea laterale dopo aver ricevuto da un compagno la rimessa in fase offensiva. Le due squadre si sono succedute al comando con la stessa frequenza con cui si scambiavano le spie al checkpoint Charlie. Prima del riposo, la truppa di coach Zuppi e del suo vice Bolla è riuscita ad arrampicarsi sul 40-32 al 18’, massimo vantaggio. Piacenza ha raddrizzato la contesa subito (40 pari al 20’) e, come anticipato, aveva una mano e mezza sul manubrio: 73-78 a -1’52”. La rimonta vincente s’è compiuta così: tripla dell’Mvp Vidani (23 di valutazione) a -1’30”, 2/2 ai liberi di Pigato a -1’09”, tap in rocambolesco di Ferrari a -4” dopo lo 0/2 ai liberi di Nanut a -6” e 1/2 dalla linea della carità di Nanut a -1”.
Ufficio Stampa