Sto-ri-ca. Il Centro sedia basket è alla sua prima finale in quarta seria. La Calligaris Corno di Rosazzo ha piegato per 66-62 l’Acmar Ravenna in gara3 di semifinale dei play – off di Divisione nazionale B (Dnb) e ha staccato con pieno merito il pass per la finale promozione in Dna al via nel fine settimana prossimo contro la vincente di Ferrara – Senigallia, la cui bella si gioca domani. Quella di oggi – disputata davanti a più di 500 spettatori, tra cui la Danieli Buttrio neopromossa in D Fvg e festeggiata in mezzo al campo a metà partita – è una stata una gara intensa e combattuta, fantastica per com’è finita. E’ sembrata una favola a lieto fine perché la truppa del coach dell’anno Zuppi, e del suo vice Bolla, ha saputo soffrire e stringere i denti quando la dea bendata sembrava le avesse voltato le spalle. Partiamo dall’inizio. Sono passati solo 22 secondi. Patrick Nanut, lanciato in contropiede sotto il canestro offensivo sullo 0-0, è ricaduto male dopo avere saltato per mantenere il controllo del pallone: zoppicando in modo vistoso e con il ginocchio destro stirato, è la diagnosi a caldo, Nanut ha comunque portato acqua per 9’15’’. Corno non ha accusato il colpo, anzi. S’è compattata come non mai e ha pigiato sull’acceleratore: 16-8 al 6’, 21-12 all’8’ e 23-12 al 9’. Ravenna ha cercato di rimanere in scia, ma la Calligaris ha timbrato il massimo vantaggio: 48-32 al 21’ grazie a “el pistolero” Vidani. Allora, dall’alto della sua esperienza, Ciocca s’è fatto fischiare fallo tecnico e dal 26’ i due grigi hanno cambiato il metro arbitrale. A farne le spese in primis è stato Pigato, uscito ingiustamente per 5 falli al 35’ a causa di due sfondamenti a metà campo in striscia, mentre l’Acmar ha rimesso il naso avanti: 54-55 al 31’ dopo il 2-5 al 2’. Nel momento topico è uscito il cuore di capitan Luszach che ha propiziato il 57-55 al 33’ e il 63-59 a -52’’. Poi, Ferrari ha segnato il 2+1 decisivo (66-62 a -14’’6) prima di subire una gomitata allo zigomo destro che ha richiesto alcuni punti di sutura a caldo. Al gong del 40’ la gioia del Csb e dei suoi tifosi è stata incontenibile.
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